INteresse: i luoghi e le richezze della Tuscia

BARBARANO ROMANO

PARCO REGIONALE MARTURANUM
SAN GIULIANO

L?abitato antico e le necropoli che ha originato sono racchiusi entro lo scrigno d?un Parco tra i più affascinanti d?Italia dove la natura e l?ambiente, l?archeologia e l?arte formano un perfetto connubio.

Info: 0761 414601

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Contatti:

BOMARZO

IL PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO
Bomarzo

Nel 1544 sposò Giulia Farnese, figlia di Galeazzo, del ramo farnesiano di Latera, e questo sembrò un matrimonio di interessi, come era costume dell?epoca.
Al soglio pontificio sedeva Paolo III ed il giovanissimo Cardinale Alessandro Farnese, nipote del Papa, era impegnato a tessere una fitta tela di apparentamenti per accrescere il lustro ed i possedimenti della famiglia. L?interessamento del Cardinale affinché il padre di Vicino gli lasciasse in eredità la Signoria di Bomarzo fu decisivo in questo senso ed il matrimonio che cementò i rapporti tra le due famiglie ne fu la conseguenza più logica. Comunque Vicino amò sinceramente la moglie Giulia, tant?è che alcuni ritengono che il Parco dei Mostri fosse proprio dedicato alla consorte, morta nel 1560. In realtà alcune realizzazioni del Parco risalgono ad alcuni anni prima e sembra che la stessa Giulia fece realizzare la casa pendente mentre un cippo porta incisa, insieme al nome Vicino Orsini, la data del 1552, che indica sicuramente una fase dello svolgimento dei lavori.
E? certo invece che il tempietto dorico a pianta ottagonale fu proprio dedicato alla moglie e lì, secondo le richieste del principe, i sacerdoti della zona avrebbero dovuto commemorarla perpetuamente durante le messe. Con molta probabilità c'è poi tutto un itinerario dedicato alla consorte (dal tempietto, al ninfeo e fino al teatro) ed ispirato ad un'opera letteraria di Francesco Colonna, "Il sogno di Polifilo", in cui si racconta della immaginaria peregrinazione del protagonista che rivive il suo amore con Polia, prematuramente scomparsa. Un altro percorso del Parco sembra invece ispirato alla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, si tratta del settore più "infernale" di Bomarzo, dominato da Plutone, dio degli inferi, con Cerbero, il grande Orco con le fauci spalancate a rappresentare la porta dell'inferno, la furia alata (arpìa), l'Armida addormentata.


Contatti:Orario per le visite: tutto l'anno dall'alba al tramonto tutti i giorni.
Tel. 0761.924029.

Per maggiori informazioni:
www.parcodeimostri.com

CAPRAROLA

PALAZZO FARNESE
Caprarola

Nata come progetto di fortezza difensiva, fu trasformato dal Vignola (1507 - 1573) nel 1559, per volere del cardinal Alessandro Farnese, in un grandioso palazzo rinascimentale, adibito poi a residenza estiva per l?alto prelato e la sua corte. E' oggi uno dei migliori esempi di dimora rinascimentale ben legata al tessuto urbano. Degni di nota sono l'originale scala elicoidale, gli affreschi realizzati dai migliori artisti dell'epoca e l'elaborato giardino all'italiana.



Contatti:Gli orari delle visite al palazzo sono (durata della visita circa 1 ora):
? dal 1° novembre al 28 febbraio: dalle ore 9 alle 16
? dal 1° marzo al 15 aprile: dalle ore 9 alle 16:30
? dal 16 aprile al 15 settembre: dalle ore 9 alle 18:30
? dal 16 settembre al 31 ottobre: dalle ore 9 alle 16:30
Gli orari delle visite ai giardini sono:
feriali: alle ore 10, 11, 12 e 15
festivi: alle ore 10:30, 12 e 15

Per informazioni:
PALAZZO FARNESE - UFFICIO CUSTODI - Tel. 0761/646052

SUTRI

ANFITEATRO E MITREO DI SUTRI
Sutri

L'anfiteatro di Sutri è uno dei pochi al mondo scavati interamente nella roccia, in questo caso tufacea. Le sue origini sono incerte ma risulta plausibile un inquadramento cronologico tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C.. Interrato e dimenticato per secoli, fu riportato alla luce nel 1839 dal Marchese Savorelli, la cui villa sovrasta la massa tufacea nella quale è inserito l'anfiteatro. Dall'Anfiteatro, camminando lungo il selciato dell'adiacente necropoli etrusca, si giunge al Mitreo. Anch'esso completamente scavato nel tufo, era un luogo dedicato al culto del dio Mitra e poi adibito a chiesa, la Chiesa della Madonna del Parto. All'interno conserva una suggestiva struttura ed un importante affresco.



Contatti:Orario Invernale:
Lunedì chiuso
Tutti i giorni 08.30 - 13.30
Giovedì e Sabato 08.30 -fino ad un'ora prima del tramonto
Giorni festivi 08.30 - 13.30

Orario Estivo:
Lunedì chiuso Tutti i giorni 08.30 - 13.30
Domenica e festivi 08.30 - 13.30

MITREO O CHIESA DELLA MADONNA DEL PARTO: rivolgersi al custode dell'anfiteatro negli orari sopraindicati; le visite si effettuano ogni ora a partire dalle ore 09.00.


N.B.: La visita al parco è libera, non si effettuano visite guidate. Per richiedere guide turistiche contattare l'ufficio turistico o direttamente l' APT della Provincia di Viterbo.

VITERBO

VILLA LANTE
Bagnaia

Villa Lante è una delle maggiori realizzazioni del Cinquecento italiano. Degne di nota sono in particolare la Fontana dei Mori del Giambologna, le due palazzine (Gambara e Montalto), uno spettacolare sistema di fontane e giochi d?acqua oltre ad uno splendido parco boschivo. Tutta la Villa (tra giardino all'italiana e parco) occupa la superficie di 22 ettari. La straordinaria particolarità di Villa Lante è insita nella predominanza del giardino rispetto all'opera architettonica.
Costruita nella seconda metà del Cinquecento per volere del cardinale Gambarra con il fine di mostrare la supremazia dell'uomo sulla natura, Villa Lante è un luogo incantato dove natura ed arte si fondono in perfetta armonia.



Contatti:Info: Tel. +39.0761288008

Orario per la visita ai giardini di Villa Lante:
1 nov. - 28 feb. 9-16:30 - ultima visita ore 16:00
1 mar. - 15 apr. 9-17:30 - ultima visita ore 16:30
16 sett. - 31 ott. 9-17:30 - ultima visita ore 16:30
16 apr. - 15 sett. 9-19:30 - ultima visita ore 18:30

La visita ai giardini si effettua ogni mezz'ora accompagnata dai custodi.
Chiusa il Lunedì ? 1° maggio - 25 dicembre ? 1° gennaio

VITERBO

PALAZZO DEI PAPI
Piazza San Lorenzo

Il Palazzo dei Papi divenne tale quando, in seguito al trasferimento della sede papale a Viterbo nel 1257, l'allora Palazzo vescovile venne adeguato allo stile solenne richiesto dal rango pontificio. Il palazzo rappresenta un tipico esempio della commistione tra arte romanica e gotica della Viterbo medievale. La loggia, composta da sette archi sostenuti da paia di colonnine intrecciate, è divenuta uno dei simboli più riconoscibili della città. All'interno, il locale più importante è senz'altro la Sala del Conclave: qui nel 1271 venne eletto Gregorio X, dopo che la popolazione, esasperata per l'incapacità dei cardinali di trovare un accordo, li rinchiuse a chiave nella suddetta sala e scoperchiò il tetto, lasciandoli esposti alle intemperie. Da questo episodio deriva il termine conclave, ossia cum clave, chiusi a chiave.
All'interno del palazzo si trova il Museo d'Arte Sacra, mentre adiacente è la Cattedrale.
Nella stessa area è situato il quartiere di San Pellegrino, gioiello della Viterbo medievale.


Contatti:Tel. 0761/341124
Apertura al pubblico:
orario estivo 9.00 -12.00;
orario invernale 9.00 - 12.00/15.00-17.00
Biglietto 3,00 euro